Muoversi ai tempi del coronavirus. Ecco quando serve l’autocertificazione - Bnews Muoversi ai tempi del coronavirus. Ecco quando serve l’autocertificazione

Muoversi ai tempi del coronavirus. Ecco quando serve l’autocertificazione

Muoversi ai tempi del coronavirus. Ecco quando serve l’autocertificazione
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Il contenuto dell'intervista si riferisce a disposizioni precedenti all'entrata in vigore del decreto legge 25 marzo 2020

Nuove restrizioni, nuovi dubbi. Alla luce di quanto previsto dall’ultimo DPCM dell’11 marzo 2020 per il contenimento dell’emergenza coronavirus, che come misura principale ha imposto la chiusura delle attività commerciali, i cittadini si interrogano su quali siano gli spostamenti ancora consentiti, quali i servizi accessibili e in quali sanzioni si può incorrere se non si rispettano le regole. Abbiamo provato a fare chiarezza con Federico Furlan, docente di Diritto costituzionale dell’Università di Milano-Bicocca , il quale si augura che "almeno in questo momento, la consapevolezza della gravità della minaccia sia più forte della paura delle sanzioni”.

Professore, per quali spostamenti è necessaria l'autocertificazione?

È necessaria per tutte le circostanze nelle quali lasciamo la nostra abitazione per svolgere le attività ammesse ovvero comprovate esigenze lavorative - compresa la consegna delle merci sul territorio nazionale - motivi di salute, situazioni di necessità, rientro al domicilio, abitazione o residenza.   

Quali sono le situazioni di necessità?

Alcune di queste si ricavano (esplicitamente o implicitamente) dalle disposizioni dei diversi DPCM che si sono succeduti (fino al più restrittivo dell'11.3.2020): spesa essenziale al supermercato, acquisto di farmaci, necessità di portare generi di prima accoglienza a genitori o parenti anziani.  

Cosa si rischia se non si ha con sé l'autocertificazione? 

In circostanze eccezionali, il modulo per l’autocertificazione può essere fornito dalle forze dell’ordine. Il rischio in caso di totale assenza o di dichiarazione mendace è di incorrere nell'inosservanza dell'art. 650 del codice penale che prevede l'erogazione di un'ammenda e, quindi, il pagamento di una somma di denaro. È una sanzione di natura penale e non amministrativa, pertanto se l'ammenda è pagata ve la ritrovate nel vostro certificato penale. Il suggerimento è di rivolgersi ad un legale perché occorre impugnare il provvedimento chiedendo l'oblazione e trasformarla in sanzione amministrativa.

È consentita l'attività motoria all’aperto?

Il DPCM del 9.3.2020 consentiva, a chi non presenti sintomi, l'attività motoria purché all'aperto, non in gruppo e mantenendo la distanza interpersonale di almeno 1 metro; il DPCM 11.3.2020 non si esprime sul punto, non lo abroga e si tratta di disposizione che parrebbe compatibile. Si attende, però, sul punto, una precisazione da parte del Governo. Comunque occorre munirsi dell'autocertificazione motivando lo spostamento con la necessità di una breve passeggiata o di una corsa in bicicletta per non impazzire in casa. Mai però in gruppo, sempre soli.

Portare fuori il cane si può?  

Può considerarsi situazione di necessità ma occorre l'autocertificazione, restare nel proprio Comune e restare fuori il meno possibile

Gli uffici pubblici restano aperti?

Gli uffici pubblici restano aperti sino a nuovo ordine ma con orari molto ridotti.

Per la spesa di generi alimentari è prevista una frequenza massima?

Non vi sono previsioni allo stato, ma emerge la necessità che sia un solo adulto a svolgere questa attività. Il mio consiglio è quello di portare comunque la mascherina e indossare i guanti all'interno del negozio.